Proprio oggi sono andato a collaudare un piccolo impianto di termoregolazione per un impianto da laboratorio farmaceutico.
In sostanza si trattava di termoregolare con un buon grado di precisione (+/- 1°C) un piccolo mescolatore sottovuoto, a servizio di un impianto farmaceutico da laboratorio.
Non avendo il cliente fluidi di servizio, abbiamo fornito una centralina di termoregolazione, con riscaldamento elettrico, fornita di sistema di raffreddamento con scambiatore di calore a piastre saldobrasato, abbinata ad un gruppo frigorifero condensato ad aria.
Il tutto completamente autonomo e senza consumo di acqua. La centralina di termoregolazione ha un circuito pressurizzato, che alimenta in circuito chiuso il piccolo mescolatore. Il circuito della centralina/mescolatore, viene caricato automaticamente e messo in pressione dal gruppo frigorifero, che viene riempito con acqua di rete (o con soluzione antigelo nel caso di temperature negative).
In questo modo, con un unico carcamento (dal chiller), si riempie automaticamente tutto l’impianto.
La centralina tramite un termoregolatore ad azione PID, mantiene la temperatura di set point impostata, utilizzando le resistenze elettriche per la fase di riscaldamento.
Per mantenere poi la regolazione di temperatura, il termoregolatore elettronico, attiva alternativamente resistenze ad elettrovalvola di raffreddamento, per contenere le oscillazioni di temperatura entro la banda proporzionale impostata, ottimizzandone il funzionamento tramite l’autotuning preimpostato.
Il chiller mantiene la vasca di acqua alla temperatura impostata sul set point del termostato di regolazione.
Quando tutto l’impianto deve essere raffreddato, si modifica il set point della centralina, che spegne le resistenze di riscaldamento, mantiene aperta l’elettrovalvola di raffreddamento, adducendo acqua refrigerata allo scambiatore, andando a raffreddare tutto il sistema.
Si tratta di un piccolo impianto monofluido autonomo, con un range di temperatura che va da +8°C (con soluzione incongelabile si può scendere anche a valori negativi di temperatura), fino a +140°C.
A commento posso aggiungere, che i collegamenti erano già stati effettuati, in 10 minuti abbiamo riempito il circuito, ed in altri 10 minuti abbiamo avviato il tutto, a conferma che questa tipologia di apparecchiature non necessita di una assistenza all’avviamento.