Avevo precedentemente parlato di vasi di espansione ed espansione dei fluidi riscaldati.
Ogni tipologia di impianto necessita inevitabilmente di avere un sistema (Vaso, serbatoio o chiamatelo come volete), che permetta al fluido riscaldato di espandersi, senza mettere in pressione il circuito, o comunque senza che la pressione del circuito superi i valori di progetto, con conseguenza facilmente immaginabili.
Negli impianti civili di distribuzione dell’acqua, solitamente nelle caldaie, sono presenti i vasi di espansione a membrana, precaricati. Quando la potenzialità e la dimensione dell’impianto diventano elevati, questi vasi lasciano il posto a veri e propri serbatoi completi di compressore d’aria per la relativa pressurizzazione. Negli impianti ad olio diatermico, dove i valori di espansione del fluido vettore (olio diatermico appunto) sono importanti, la progettazione, la realizzazione e l’installazione del vaso di espansione diventa una fase progettuale che richiede parecchia attenzione.
Tutte queste applicazioni meritano sicuramente una attenzione particolare, che dedicheremo prossimamente.
Volevo richiamare la vostra attenzione, sui dei vasi di espansione particolari, quelli cioè abbinati ai sistemi di cogenerazione con motori endotermici, che richiedono una serie di caratteristiche interessanti.
In pratica come tutti i motori, c’è la necessità di poter lavorare con il fluido di raffreddamento in leggera sovrapressione (0,7 bar tipicamente), per permettere al fluido stesso di superare la fatidica soglia dei 100°C, senza problemi… al tempo stesso però non bisogna permettere che il livello di temperatura diventi troppo elevato, causando la “cottura” del motore.
A questo scopo, i vasi di espansione dedicati agli impianti di cogenerazione con motore endotermico, sono equipaggiati con dei tappi particolari, che tengono la pressione fino ad un determinato livello (0,7 bar appunto), dopodichè hanno una apertura a molla, che fa sfiatare il circuito, prevenendo eventuali danni o sovratemperature… di solito a quel punto interviene qualche “RED LIGHT” a segnalare il problema.
A corredo vengono forniti anche livelli visivi e livellostati di sicurezza, per segnalare la mancanza di fluido refrigerante.