Gli scambiatori di calore possono trovare interessanti impieghi in un campo particolare che è quello del recupero energetico. E in particolare il recupero energetico nel settore tessile. Parliamo quindi nello specifico degli scambiatori a piastre free flow, di cui abbiamo avuto già modo di parlare in precedenza.
Si tratta di speciali scambiatori di calore a piastre con canali di passaggio molto ampi e senza punti di contatto tra le piastre, ragion per cui vengono chiamati appunto free flow, a flusso libero.
Infatti, come si può vedere dalle immagini nel video sotto, il canale tra le pisatre è molto ampio e senza punti di contatto tra le esse. Ciò comporta chiaramente un effetto negativo in termini di efficienza di trasferimento termico, perché avendo questi ampi canali di passaggio si abbassano i coefficienti di efficienza di scambio termico. Ma di contro, offrono grandi vantaggi quando si lavora con fluidi sporchi o contenenti particelle solide in sospensione.
È il tipico caso del raffreddamento o del recupero energetico di fluidi provenienti da processi industriali in settori come quello della carta o tessile. Un’interessante applicazione di questi scambiatori di calore a piastre è quindi proprio nel settore della produzione tessile, dove è possibile recuperare energia dall’acqua calda proveniente dalle vasche di tintura dei tessuti finalizzata al preriscaldamento dell’acqua di riempimento delle vasche stesse. È infatti possibile riutilizzare l’energia termica contenuta nell’acqua calda di scarto proveniente dal processo di tintura immettendola nello scambiatore free flow, utilizzandola per riscaldare l’acqua che verrà utilizzata per i nuovi bagni di tintura.
Si tratta davvero di un’applicazione pesante, in cui non è possibile utilizzare uno scambiatore di calore a piastre tradizionale; questa applicazione può essere ottenuta con scambiatori di calore con un’efficienza di trasferimento inferiore ma che offrono una facile manutenzione e che non si intasano. Gli scambiatori di calore a piastre Free Flow vengono pertanto impiegati in sostituzione di quei tipi di scambiatori che sono divenuti obsoleti, con una bassa efficienza di trasferimento termico.