Come già detto, le prestazioni di un sistema di free cooling sono strettamente legate alle condizioni termiche dell’aria d’ambiente esterna, a fattori climatici e geografici, variando nelle prestazioni con l’alternarsi delle stagioni. E’ però possibile potenziare i sistemi di free cooling tramite un semplice booster termico, consistente in un sistema adiabatico per l’abbattimento della temperatura dell’aria in entrata, possibile anche in retrofit su un impianto già esistente.
A tale espediente è possibile ricorrere per prolungare l’uso del raffreddamento in regime di free cooling anche in mesi in cui l’aumento della temperatura ambiente ne comprometterebbe altrimenti la resa. Si tratta semplicemente di installare dei moduli che vaporizzano acqua sull’aria ambiente in entrata per abbatterne artificiosamente la temperatura. In pratica, l’aria viene umidificata con un sistema spray di particelle d’acqua, la cui evaporazione sottrae calore dall’aria abbassandone la temperatura in ingresso di circa 5/7° C, lavorando sul calore latente di evaporazione secondo lo stesso principio di funzionamento delle torri evaporative. Questo semplice sistema di potenziamento termico può essere poi escluso al termine della stagione calda.
L’acqua che alimenta il sistema di spray deve essere adeguatamente trattata per non danneggiare né incrostare il pacco di scambio del radiatore/dissipatore. Sarà ad ogni modo opportuno prendere l’accorgimento di spruzzare acqua solo sulla sezione d’ingresso, evitando di spruzzarla sul pacco di scambio onde evitare possibili intasamenti e fenomeni di clogging.
La scelta di un simile piccolo accorgimento unisce i vantaggi offerti dai dissipatori a quelli delle torri evaporative: